Quante volte abbiamo sentito parlare di “inquinare meno”, “un mondo a impatto zero”, “IO non produco rifiuti!!”?

L’esistenza dei virtuosi nell’ambito del rispetto dell’ambiente e della diminuzione dell’inquinamento è una cosa bellissima, ma non facciamoci scoraggiare da risultati che, in realtà, si sono raggiunti in anni e anni (o che magari non sempre sono completamente veritieri). Per fare la differenza non bisogna estremizzare, in nessun campo, tanto meno in questo! Perchè? Perchè si rischia esattamente l’effetto opposto: stravolgere le proprie abitudini da un giorno all’altro è un po’ come seguire quelle diete super restrittive (e ben poco salutari) di cui, dopo al massimo tre mesi, siamo totalmente stufi… e non solo! Demotivati e delusi perché non riusciamo a starci dietro e ci richiedono uno sforzo mentale che sembra enorme! Ecco, modificare le nostre abitudini, in favore di uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente, non deve essere un sacrificio ma qualcosa da vivere passo dopo passo. Piccole conquiste a partire da semplici gesti che sentiamo di poter compiere senza peso; ad ogni piccolo gesto se ne aggiungerà un altro fino a raggiungere un obiettivo che, inizialmente, ci sembrava irraggiungibile. La differenza è davvero nei piccoli gesti perchè se ognuno di noi inizia a mettere in atto anche un solo cambiamento, qualcosa cambierà concretamente.

Ma da cosa si può partire? Non c’è una regola precisa, possiamo chiederci quale piccola abitudine potremmo modificare, qualcosa da cui partire che ci sembra immediatamente attuabile, basta ricordarsi che questa non è una gara ma è il nostro futuro ad essere a rischio. E quel che io posso considerare un gesto molto semplice, potrebbe essere complicato per qualcun altro e viceversa. Ormai ogni argomento tende ad essere portato al “o tutto o niente” quindi è difficile anche capire quali possano essere dei comportamenti-o abitudini-che possano aiutare l’ambiente; questo modo di vedere le cose ci allontana molto da un obiettivo comune,spesso scoraggiando anche solo l’avvicinamento all’universo dell’ecosostenibilità oppure si riconduce l’intera tematica a pochi settori che riguardino la quotidianità e considerati dispendiosi…e se non fosse così? A volte gesti che ci sembrano banali, in realtà sono già un grande aiuto! quando compriamo abiti usati, o li facciamo girare fra parenti, amici o anche sconosciuti per non buttarli. Quando prepariamo il sugo in casa, con dei semplici pomodori freschi o quando ci impegniamo a fare una raccolta differenziata in maniera consapevole…e l’elenco è infinito! Uno stile di vita eco sostenibile passa attraverso tanti aspetti, i miei primi “grandi” cambiamenti sono stati utilizzare gli stracci di tessuto al posto della carta asciugatutto e i pannolini lavabili! E la motivazione che mi aveva spinta a queste scelte era stata prettamente economica, perché se è vero che inizialmente la spesa possa sembrare più alta, nell’arco di breve tempo viene ammortizzata dal fatto che questa tipologia di prodotti ha una vita molto più lunga e quindi si azzera il costo. Ebbene sí, solo dopo ho aperto gli occhi su tutta la questione ecologica e su quanto, anche avendo scelto quella tipologia di prodotti, era bene approfondirne la provenienza e i materiali. Quindi in questo primo articolo su come conciliare la quotidianità con lo sprecare di meno, concludo con questo quesito: quale piccola abitudine sono dispost* a cambiare per rispettare il pianeta su cui vivo?

Articolo scritto da Gloria Birolo

Sono Gloria, detta anche Guppy. Da qualche anno mi impegno a cambiare diversi aspetti della mia vita quotidiana in modo che possa essere più sostenibile. Non sono una “virtuosa”, ma a piccoli passi cambio le mie abitudini, e quelle di chi vive con me (nessuna costrizione, lo giuro!), per adattarla ad uno stile di vita “poco waste”. Spero che tutto questo si rispecchi in ciò che comunico, rendendo il discorso di escostenibilità più fruibile e agile a chi vuole saperne di più o semplicemente approcciarsi all’argomento!

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